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Perchè utilizzare i giochi didattici

Durante i primi anni della scuola primaria, i bambini si approcciano all’apprendimento della letto-scrittura, per molti di loro sarà un processo naturale che affronteranno, ognuno con i propri tempi. Per alcuni di loro, questo processo non sarà per nulla naturale e le difficoltà che riscontreranno, se non ben affrontate, rischieranno di compromettere l’autostima dei piccoli alunni, portandoli a vivere dei disagi, talvolta anche relazionali con il resto della classe.

A questa età i bambini hanno ancora bisogno di manipolare oggetti, di utilizzare per lo più strumenti analogici, meno astratti, meno digitali e più tangibili, meglio ancora se costruiti assieme al genitore o in classe, con l’aiuto dell’insegnante. 

Il gioco è uno strumento eccezionale per raggiungere obiettivi educativi specifici, è una delle modalità della formazione diffusa, ovvero quell’apprendimento che si svolge nell’ambito della vita quotidiana, senza la necessità di spazi e tempi specifici. 

Nell’ambito dei disturbi specifici dell’apprendimento i giochi più efficaci sono quelli basati sulla memorizzazione, sull’attenzione e sull’abilità manuale. 

Il vantaggio del gioco è trasformare qualcosa di noioso in qualcosa di piacevole. 

Il gioco deve essere ben calibrato in modo che non risulti troppo difficile, perché il bambino non deve provare frustrazione, né troppo semplice, perché possa trovare soddisfazione nel vincere. É possibile strutturare il gioco su più livelli o in più varianti di gioco che prevedano differenti complessità. Il gioco inoltre è sempre educativo, perché richiede il rispetto di regole, ruoli, organizzazione, collaborazione, rispetto, tutte componenti che formano le basi di una buona educazione. L’apprendimento, in particolare modo nei bambini con difficoltà specifiche, è un processo che necessita ripetizione e costanza.

Lalao prevede due tipologie di strumenti: degli strumenti-gioco per esercitarsi e gli strumenti di riferimento. I primi sono progettati in forma di giochi. Il progetto comprende esercizi fonetici, l’allenamento della concentrazione, dell’attenzione, della memoria e il concetto di numero. Questi strumenti-gioco non sostituiscono il trattamento specifico che verrebbe eseguito in ambito clinico, l’intento è quello di rafforzare i risultati, supportare il bambino quando si trova in attesa di un trattamento. 

Gli strumenti di riferimento sono strumenti che permettono al bambino di trovare riassunte e sempre a disposizione le regole di matematica e italiano ma sono strumenti in continua evoluzione e adatti a tutte le materie. Un kit di base può essere personalizzato e utilizzato per qualsiasi argomento: i numeri e le prime operazioni, le difficoltà ortografiche, il concetto di tempo (stagioni, giorni della settimana, mesi dell’anno, orologio…) ma anche per le lingue straniere e tutte le altre materie. 

 “La terapia settimanale da sola non è sufficiente per avere risultati apprezzabili. Risulta però molto difficile far esercitare i bambini con costanza tra una seduta e l’altra”.

(Logopedista del servizio sanitario locale) 

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