L’orientamento temporale nei bambini dislessici

La dislessia è comunemente associata a difficoltà nella lettura, nella scrittura e nell’ortografia. Tuttavia, un aspetto meno noto, ma altrettanto significativo, riguarda le difficoltà che i bambini dislessici incontrano nell’orientamento temporale. Questo problema può influenzare profondamente la loro vita quotidiana, la loro performance scolastica e il loro benessere generale. In questo articolo, esploreremo perché i bambini dislessici faticano a orientarsi nel tempo, cosa succede quando affrontano queste difficoltà e come possiamo aiutarli a superarle.

Perché i bambini dislessici faticano ad orientarsi nel tempo?

Le difficoltà di orientamento temporale nei bambini dislessici sono spesso collegate a problemi di memoria di lavoro e di elaborazione sequenziale. La memoria di lavoro è quella funzione cognitiva che ci permette di mantenere e manipolare informazioni per brevi periodi di tempo. Nei bambini dislessici, questa funzione è spesso compromessa, rendendo difficile tenere traccia delle sequenze temporali e degli eventi.

L’elaborazione sequenziale, d’altra parte, è la capacità di comprendere e ricordare l’ordine delle informazioni. Questa abilità è cruciale per capire concetti come la cronologia degli eventi, le routine quotidiane e le scadenze scolastiche. Nei bambini dislessici, le difficoltà in quest’area possono portare a una percezione distorta del tempo, dove attività che richiedono una gestione accurata del tempo risultano estremamente complicate.

Cosa succede ai bambini dislessici che affrontano queste difficoltà?

Le difficoltà nell’orientamento temporale possono manifestarsi in vari modi. Ad esempio, i bambini possono avere problemi nel comprendere la durata del tempo e nel distinguere tra eventi passati, presenti e futuri. Questo può portare a difficoltà nel rispettare scadenze, nel seguire orari scolastici e nel completare compiti in un tempo adeguato.

Inoltre, la difficoltà a gestire il tempo può influenzare negativamente l’autostima del bambino. I continui fallimenti nel rispettare le scadenze o nel seguire le routine possono farli sentire frustrati e demotivati. Questi sentimenti possono a loro volta influenzare negativamente il loro rendimento scolastico e la loro partecipazione alle attività sociali.

Come Aiutare i Bambini Dislessici ad Orientarsi nel Tempo?

Esistono diverse strategie e strumenti che possono essere utilizzati per aiutare i bambini dislessici a migliorare il loro orientamento temporale, eccone alcune.

  • L’utilizzo di strumenti visivi:

L’uso di calendari visivi, orologi digitali con timer e grafici di routine può aiutare i bambini a visualizzare il passaggio del tempo e a organizzare le loro attività quotidiane.

  • La routine:

 Stabilire routine giornaliere e settimanali strutturate può fornire un senso di prevedibilità e sicurezza. Questo aiuta i bambini a sapere cosa aspettarsi e a prepararsi meglio per le attività future.

  • Tecniche di gestione del tempo:

Insegnare tecniche di gestione del tempo come la suddivisione dei compiti in passi più piccoli e l’uso di timer per monitorare il tempo dedicato a ciascun compito può aiutare a rendere il lavoro più gestibile.

  • Il supporto emotivo:

È importante fornire un forte supporto emotivo. Rassicurare i bambini che le loro difficoltà non sono dovute a mancanza di impegno, ma a una differenza nelle loro abilità cognitive, può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia legati alle difficoltà temporali.

  • L’utilizzo delle tecnologie:

Le App di gestione del tempo e i promemoria digitali possono essere strumenti utili. Queste tecnologie possono aiutare i bambini più grandi a mantenere il controllo sulle loro attività quotidiane e a ricordare scadenze importanti.

L’orientamento temporale è una sfida significativa per molti bambini dislessici, ma con il giusto supporto e le strategie appropriate, è possibile migliorare notevolmente la loro capacità di gestire il tempo. Comprendere le radici di queste difficoltà e adottare misure proattive per affrontarle può fare una grande differenza nel benessere e nel successo complessivo di questi bambini. Ricordiamo sempre che ogni bambino è unico e che la chiave del successo risiede nell’adattare gli approcci alle loro specifiche esigenze.

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