Vai al contenuto

ADHD e Amicizia: Perché è difficile farsi e mantenere gli amici?

L’amicizia è un elemento essenziale della crescita, capace di influenzare l’autostima, il benessere emotivo e lo sviluppo delle competenze sociali. Tuttavia, per i bambini e i ragazzi con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), costruire e mantenere relazioni amicali può essere più complesso. La difficoltà nel regolare le emozioni, l’impulsività e la scarsa attenzione ai segnali sociali possono rendere arduo il processo di socializzazione.

Ma questo non significa che i bambini con ADHD non desiderino amicizie o che siano incapaci di costruire legami significativi. Anzi, spesso sono affettuosi, entusiasti e desiderosi di connettersi con gli altri. Il problema non è la mancanza di interesse per le relazioni, ma piuttosto le difficoltà nel gestirle e mantenerle nel tempo.

In questo articolo esploreremo perché i bambini e i ragazzi con ADHD spesso faticano a socializzare, come cambia il loro mondo emotivo e relazionale nelle diverse fasi di crescita e quali strategie possono aiutarli a costruire e mantenere amicizie durature.

Perché i bambini e i ragazzi con ADHD faticano a socializzare?

L’ADHD è un disturbo neurobiologico che influisce sul funzionamento esecutivo del cervello, ovvero su quelle capacità che permettono di autoregolarsi, pianificare, organizzare il comportamento e gestire le emozioni. Queste difficoltà si riflettono direttamente sulle interazioni sociali, rendendo più difficile per i bambini con ADHD integrarsi nei gruppi di pari e costruire relazioni stabili.

Principali difficoltà sociali nei bambini con ADHD

  • Impulsività

I bambini con ADHD tendono ad agire prima di pensare. Questo può portarli a interrompere le conversazioni, a prendere decisioni senza considerare le conseguenze o a invadere lo spazio personale degli altri. Nei giochi di gruppo, possono faticare a rispettare i turni o a seguire le regole, il che può risultare frustrante per gli altri bambini.

  • Difficoltà nel comprendere le regole sociali implicite

Molte interazioni tra coetanei si basano su segnali non verbali e su regole implicite di comportamento. I bambini con ADHD possono avere difficoltà a interpretare il linguaggio del corpo, il tono di voce o le espressioni facciali, il che li porta a non cogliere segnali di fastidio, noia o disinteresse.

  • Scarsa regolazione emotiva

Possono avere reazioni emotive intense e difficoltà nel gestire frustrazione, rabbia o delusione. Se si sentono esclusi o se un gioco non va come vogliono, possono reagire in modo esagerato, allontanando involontariamente i compagni.

  • Disattenzione nelle relazioni

L’incapacità di mantenere l’attenzione su una conversazione o su un’attività condivisa può far sembrare il bambino con ADHD disinteressato o distratto. Può dimenticare informazioni importanti sugli amici (come i loro compleanni o interessi), dando l’impressione di non preoccuparsi della relazione.

  • Tendenza alla sovrastimolazione

Situazioni caotiche o ambienti molto stimolanti possono farli sentire sopraffatti, portandoli a comportamenti iperattivi o difficili da gestire, rendendo complicata la partecipazione a eventi sociali strutturati.

Come cambia la socializzazione nelle diverse fasi evolutive?

Le difficoltà sociali dei bambini con ADHD non rimangono statiche, ma evolvono nel corso del tempo. Ogni fase della crescita porta con sé nuove sfide e opportunità.

Infanzia: il desiderio di amicizia e le prime difficoltà

Nei primi anni di scuola, i bambini con ADHD mostrano un forte desiderio di interazione con i coetanei. Tuttavia, le loro difficoltà nel seguire le regole e nel gestire le emozioni possono portarli a essere percepiti come “invadenti” o “imprevedibili”.

A questa età, i bambini con ADHD spesso riescono a instaurare amicizie, ma possono perdere rapidamente gli amici a causa di comportamenti impulsivi o difficoltà nel condividere e cooperare. Tuttavia, in un ambiente strutturato, con il supporto di adulti che favoriscono la socializzazione, possono integrarsi meglio nei gruppi.

Preadolescenza: il bisogno di appartenenza e le prime frustrazioni

In questa fase, le amicizie diventano più selettive e basate sulla fiducia reciproca. I ragazzi con ADHD possono iniziare a sentirsi esclusi perché percepiti come “immaturi” rispetto ai coetanei. Inoltre, la maggiore consapevolezza delle proprie difficoltà sociali può portarli a sviluppare bassa autostima e insicurezza.

È comune che i ragazzi con ADHD cerchino di inserirsi in gruppi che non li accettano completamente, aumentando il rischio di sentirsi soli o di essere presi in giro.

Adolescenza: relazioni intense ma instabili

Durante l’adolescenza, i ragazzi con ADHD possono sviluppare amicizie molto intense, ma spesso faticano a mantenerle. Possono essere percepiti come poco affidabili a causa della loro disorganizzazione e dimenticanza, oppure possono litigare frequentemente a causa della loro impulsività.

Inoltre, la difficoltà nel valutare le dinamiche sociali li rende più vulnerabili alla pressione del gruppo e ai comportamenti a rischio, come il desiderio di impressionare gli altri con azioni impulsive o spericolate.

Come aiutare i bambini e i ragazzi con ADHD a costruire amicizie?

Nonostante le difficoltà, è possibile aiutare i bambini con ADHD a sviluppare relazioni sociali positive. Ecco alcune strategie utili:

1. Insegnare abilità sociali in modo esplicito.

I bambini con ADHD possono beneficiare di giochi di ruolo e attività che li aiutino a comprendere le regole implicite della comunicazione, come rispettare i turni di parola o riconoscere le emozioni degli altri.

2. Favorire situazioni di gioco in piccoli gruppi

Troppa stimolazione può creare difficoltà. Iniziare con incontri uno a uno o in piccoli gruppi può essere più efficace rispetto alle grandi comitive.

3. Aiutarli a sviluppare l’autoregolazione emotiva

Strategie come il respiro profondo, il contare fino a dieci o l’uso di una parola “segreta” per calmarsi possono aiutare i bambini con ADHD a gestire la frustrazione.

4. Sostenere l’autostima

Incoraggiare i bambini con ADHD nei loro punti di forza aiuta a farli sentire sicuri di sé e meno ansiosi nelle interazioni sociali.

5. Creare un ambiente scolastico inclusivo

Gli insegnanti possono promuovere attività cooperative che facilitino la socializzazione, spiegando ai compagni il valore della diversità e dell’inclusione.

Per i bambini e i ragazzi con ADHD, instaurare amicizie può essere più difficile, ma questo non impedisce loro di sviluppare relazioni profonde e significative.

L’importante è aiutarli a comprendere meglio le dinamiche sociali e fornire loro strumenti pratici per la gestione delle emozioni che solitamente percepiscono in maniera amplificata.

La consapevolezza di questo ‘funzionamento’, può essere di grande aiuto per i ragazzi più grandi, così da potersi accettare e sentirsi accettati per quello che sono. 

Con il tempo, possono imparare a costruire legami autentici e duraturi. Perchè l’amicizia, è un’opportunità di crescita e scoperta molto preziosa!

Se questo articolo ti è piaciuto e l’hai trovato utile, condividilo con altri genitori! 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *