Negli ultimi anni, numerose ricerche neuroscientifiche hanno evidenziato che il movimento non è solo una componente accessoria dell’esperienza educativa, ma un elemento centrale per l’apprendimento.
Tradizionalmente, l’educazione scolastica ha privilegiato un modello statico, con studenti seduti per ore davanti a un libro o a una lavagna. Tuttavia, le neuroscienze dimostrano che l’attività fisica migliora la memoria, l’attenzione, la capacità di problem-solving, e che integrare il movimento nelle lezioni può essere particolarmente vantaggioso per gli studenti con difficoltà di apprendimento.
In questo articolo esploriamo come e perché questo accade, suggerendo infine delle strategie per beneficiare di questo vantaggio con esempi pratici.
Come il movimento influisce sul cervello
Il legame tra movimento e apprendimento si basa su diversi meccanismi neurofisiologici:
Aumento della plasticità cerebrale
La plasticità cerebrale è la capacità del cervello di modificare la propria struttura e funzione in risposta alle esperienze.
Studi dimostrano che l’attività fisica stimola la produzione di fattori neurotrofici, come il BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), che favoriscono la crescita delle connessioni neurali e migliorano la capacità di apprendere nuove informazioni.
Maggiore afflusso di ossigeno al cervello
Il movimento aumenta la circolazione sanguigna, migliorando l’apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule cerebrali. Questo potenzia la concentrazione e la memoria a lungo termine.
Regolazione dei neurotrasmettitori
L’esercizio fisico stimola la produzione di dopamina, serotonina e noradrenalina, sostanze che migliorano l’umore, riducono lo stress e aumentano la motivazione all’apprendimento. Questo è particolarmente utile per gli studenti con ADHD, che spesso hanno bassi livelli di dopamina, influenzando la loro capacità di concentrazione.
Miglioramento della memoria di lavoro
Alcuni studi hanno dimostrato che sessioni di attività fisica breve prima di una lezione possono migliorare la memoria di lavoro, essenziale per la comprensione dei testi e il problem-solving in matematica.

Evidenze Scientifiche: Studi sul movimento e l’apprendimento
Diversi studi hanno confermato i benefici del movimento sull’apprendimento:
• Uno studio dell’Università dell’Illinois ha dimostrato che i bambini che partecipano regolarmente ad attività fisiche ottengono punteggi migliori nei test di memoria e di attenzione rispetto a quelli sedentari.
• Una ricerca della Harvard Medical School ha evidenziato che anche semplici movimenti, come camminare mentre si studia, migliorano la comprensione e la ritenzione delle informazioni.
• L’esperienza delle “Scuole in movimento” in Finlandia ha mostrato che integrare attività motorie nella didattica migliora il rendimento scolastico e il benessere emotivo degli studenti.
Strategie per integrare il movimento nella didattica
Per sfruttare al meglio il potenziale del movimento nell’apprendimento, gli insegnanti possono adottare strategie pratiche che non richiedono grandi cambiamenti organizzativi, ma che possono avere un impatto significativo sul rendimento degli studenti.
Apprendimento esperienziale e multisensoriale
• Usare giochi di ruolo o simulazioni per spiegare concetti astratti.
• Coinvolgere gli studenti in esperimenti pratici, ad esempio in scienze o matematica.
• Integrare il disegno e il modellismo, che favoriscono la comprensione visuo-spaziale.
Esempio pratico: In una lezione di storia, invece di far leggere un testo passivamente, si può chiedere agli studenti di rappresentare una scena storica con il corpo o di camminare attraverso una linea del tempo disegnata sul pavimento.
Pause attive per stimolare la concentrazione
Le pause attive sono brevi momenti di attività fisica inseriti tra le lezioni, che permettono agli studenti di “resettare” il cervello e migliorare l’attenzione.
• Brain Breaks: pause di 3-5 minuti con esercizi di stretching, salti o movimenti ritmici.
• Tecnica Pomodoro: alternare 25 minuti di lavoro con 5 minuti di movimento.
• Giochi di coordinazione motoria, utili per migliorare il controllo dell’attenzione.
Esempio pratico: Tra una lezione e l’altra, l’insegnante può far eseguire agli studenti una serie di esercizi di stretching o una breve coreografia musicale per ricaricare la loro attenzione.
Apprendimento in movimento: Metodi Innovativi
• Walking Classroom: gli studenti ascoltano un podcast educativo mentre camminano.
• Matematica in movimento: risolvere problemi di matematica utilizzando il corpo, come saltare per contare o disegnare numeri nell’aria.
• Lettura attiva: invece di leggere seduti, associare le parole a gesti o movimenti (es. alzarsi ogni volta che si trova una parola chiave in un testo).
Esempio pratico: Per spiegare la geometria, si possono chiedere agli studenti di formare angoli con il proprio corpo o di rappresentare forme tridimensionali con oggetti fisici.
Sport e attività fisica per il benessere cognitivo
• Introdurre sport di squadra per migliorare la collaborazione e la gestione dello stress.
• Utilizzare lo yoga o la mindfulness per sviluppare l’attenzione e il controllo emotivo.
• Organizzare percorsi motori per stimolare l’integrazione sensoriale, utile per gli studenti con DSA.
Esempio pratico: Creare un percorso a ostacoli con domande su un argomento trattato in classe: ogni volta che un ostacolo viene superato, gli studenti devono rispondere a una domanda prima di procedere.

L’Importanza del Movimento per gli Studenti con DSA e BES
Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o Bisogni Educativi Speciali (BES), il movimento assume un ruolo ancora più cruciale.
• Dislessia: il movimento aiuta a migliorare la coordinazione occhio-mano, facilitando la lettura e la scrittura.
• Discalculia: usare il corpo per rappresentare quantità e operazioni aiuta a interiorizzare meglio i concetti matematici.
• ADHD: l’integrazione del movimento riduce l’iperattività e migliora la concentrazione.
• Autismo: alcune attività motorie, come il ballo o la ginnastica dolce, possono favorire l’integrazione sociale e la gestione dello stress.
Esempio pratico: Per uno studente con dislessia, leggere un testo ad alta voce camminando avanti e indietro può aiutare a migliorare la fluidità della lettura.
Le neuroscienze dimostrano che il movimento non è solo un complemento dell’apprendimento, ma una componente essenziale. Integrare l’attività fisica nella didattica favorisce la memoria, l’attenzione e il benessere emotivo, e può essere particolarmente efficace per gli studenti con difficoltà di apprendimento.
Adottare strategie basate sul movimento nella scuola non richiede grandi cambiamenti strutturali, ma solo una rivisitazione delle metodologie didattiche per renderle più dinamiche e coinvolgenti.
In un mondo in cui l’educazione inclusiva è sempre più importante, il movimento rappresenta una risorsa preziosa per migliorare il successo scolastico di tutti gli studenti.
E tu, stai già utilizzando il movimento nelle tue lezioni o nello studio individuale? Oppure sperimenterai questa tecnica? Scrivimelo nei commenti e condividi le tue esperienze.