La dislessia fa parte di una famiglia di disturbi specifici dell’apprendimento che comprendono le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo.
Essa si caratterizza principalmente per le difficoltà di automatizzazione della lettura. In breve, il processo di apprendimento della lettura non viene automatizzato. Questo è il problema principale ma questo disturbo riguarda anche altre aree come quella linguistica, l’area logico- matematica e l’area generale, in particolare la capacità di attenzione e concentrazione e la memoria breve termine. Il nostro sistema visivo si sviluppa spontaneamente in maniera simmetrica e il bambino dislessico deve superare questo errore sistematico per poter acquisire la lettura.5 Questo significa uno sforzo costante, lettera dopo lettera, parola dopo parola, riga dopo riga… I bambini dislessici devono continuamente trovare strade alternative per ogni nuovo tipo di conoscenza con cui vengono a contatto: percorsi logici differenti per memorizzare nozioni, sequenze, termini specifici e strategie per distinguere nel più breve tempo possibile la destra dalla sinistra, per orientarsi nelle cartine geografiche o semplicemente tra i numeri.
Disortografia, disgrafia e discalculia 4
Spesso, chi soffre di dislessia manifesta un disturbo misto dell’apprendimento, ciò significa che ha altre difficoltà in misura maggiore o minore, a seconda dei casi che rientrano nella stessa “famiglia”. Le principali sono:
La Disortografia Comprende diverse tipologie di errori: omissioni, doppie e accenti.
La Disgrafia Difficoltà esecutiva, scarsa fluidità e difficile gestione del foglio durante la scrittura. la difficoltà è accentuata dall’uso del corsivo.
La Discalculia Errori di calcolo, errori di procedura, spesso i numeri vengono scritti in modo speculare.
Altre difficoltà
- Confusione tra destra e sinistra
- Memorizzazione e recupero delle sequenze (giorni della settimana, mesi dell’anno, alfabeto… difficoltà ad utilizzare il dizionario)
- Leggere l’ora utilizzando un orologio analogico
- Memoria a breve termine
- Studio
4. www. psicologia bz
5. I neuroni della lettura Stanislas Dehaene (2009)
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